3 Trimestre di Lettura 2007
Teneri Assassini -
di Giancarlo
De Cataldo
Descrizione
Sono assassini. Sono teneri perché adolescenti, del tutto indifesi contro
il loro stesso crimine. Una sconvolgente galleria narrativa di «casi» di
ragazzi criminali. Raccontati da un narratore consapevole che, in altre
circostanze della vita, avremmo potuto benissimo trovarci dalla parte
sbagliata della storia.
Giancarlo De Cataldo i suoi «teneri assassini» li ha conosciuti e studiati
da giudice. Ma quando li racconta, lo fa da scrittore. Ed ecco una serie
agghiacciante di ritratti, di figure di un piccolo, profondo inferno delle
nuove periferie. Dove la «verità» difficilmente, forse mai, sta nel
processo. Abita, piuttosto, altrove: per esempio nella mente dell'assassino,
in quelle distorsioni piú profonde dell'uomo che nessuno ha mai il coraggio
di confessare fino in fondo, e che uno scrittore ha invece il dovere di
raccontare.
La Nostra Recensione
Sono ragazzi, teneri minorenni, ma
duri perché assomigliano anche troppo agli adulti.
Uccidono, rubano, violentano . . . vivendo
in periferie orribili. Ghetti sfumati dalla propria civilizzazione.
Frammenti di luoghi dove
"non se ne
sarebbero mai andati perché non esisteva nient’altro per loro",
vorrebbero scappare ma non ne sono capaci,
anche se detestano tutto quello che hanno intorno.
C’è poca tenerezza, dunque, in queste
storie dove domina il vuoto di città morte; dove vive una ragazzina albanese
costretta a prostituirsi, sperando nella libertà, libertà promessa da un
giovane incontrato casualmente. Illusioni che diventano delusioni,
pur di fuggire la nera realtà della sopravvivenza, per poi vivere un sogno,
una realtà diversa, lontana come il proprio precario futuro. Ma lei saprà
aspettare, continuando il suo orribile lavoro, inaspettatamente il suo
destino cambierà.
E poi, un triste bar in un "buco di
montagna". Una compagnia di ragazzi sbandati che stazionano perennemente nel
locale. Una situazione che si ripete in tanti e tanti bar di tutto il mondo.
Per finire nel dramma, o forse No.
Proseguono su questo tono i racconti (sei)
dell'Autore, giocati sui ritmi dell'azione, sul dialogo e sull'analisi della
personalità dei protagonisti, tratteggiati con brevi cenni, ma
descritti con la precisione di chi si è occupato a lungo di loro. Analizzati
da quella parte di società che vive lontana, quasi assente, dalla
crudele realtà che spesso i ragazzi sono costretti a conviverci. Quartieri
degradanti, violenti, dove l'unica via di uscita per sopravvivere sembra
uccidere o vendersi.
Non sono affatto teneri questi assassini, sono forse indifesi di fronte a
situazioni che non sanno affrontare, ma non si possono definire in alcun
modo innocenti. Sono uomini e donne che si lasciano trasportare dalla
corrente degli eventi, con il piacere della violenza, della provocazione, e
che si ritrovano in situazioni ormai irrimediabili, indipendentemente da
ogni pentimento, da ogni immaginario fine.
Storie che
raccontano il passato, un passato che si fa sempre più presente e mette
radici per un precario futuro Etico Sociale, che continua a giocare con la
vita di giovani destini, che hanno un unica sola salvezza, uccidere per
sopravvivere.
Lo
Staff.
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