GLOBALIZZAZIONE

Cosa è la globalizzazione

La globalizzazione è una fase particolare dell'imperialismo caratterizzata dall'apertura senza precedenti dei mercati.

I Giovani

La globalizzazione è un fenomeno complesso, ambivalente quanto la libertà dell'uomo che dovrebbe guidarlo: fenomeno vecchio come il mondo, in quel suo diffondersi fino ai confini della terra coinvolgendo tutti , nessuno escluso; fenomeno nuovo, e tuttora largamente incompreso, per il dinamismo, l'aggressività,  che in questi anni è venuto sfoderando.
E proprio questo suo lato nuovo è quello che pone i maggiori interrogativi poiché, mentre dilata le potenzialità, esaspera i conflitti e le ingiustizie: una sorta di era nuova, di nuova sfida destinata a segnare questo nuovo secolo e perciò diretta principalmente a noi, giovani.
 

A noi che abbiamo diritto di trovare nelle generazioni che ci hanno preceduto qualche riferimento forte, qualche lascito di autentica saggezza, ma che solo nella libertà e nell'audacia della nostra speranza possiamo pensare di trovare il rimedio che sana l'ingiustizia, la correzione che raddrizza le strade, il sussulto di sapienza che restituisce all'uomo il sigillo su una crescita che altri hanno dominato e condotto lungo cammini lontani da lui.

Il domani ci appartiene, ci si dice spesso e spesso anche noi abbiamo il sacrosanto diritto di giudicarci e credere che il domani per noi sia una nuova fonte di novità: è frase facile e ricorrente, neppure difficile da smascherare, pretendere ed  essere constatazione di un fatto conclamato e pacifico. Eppure contiene un nocciolo di autentica verità perché davvero il domani ci appartiene come responsabilità, affinché possiamo appartenerci nella pienezza di questa nostra vita a scadenza.

Qui, nel "nord" opulento - eppure non privo di tanti "sud": non scordatevelo! -, non ci sono più i nord e i sud, ne paesi dell'Est e ne Popoli dell'Ovest, in ognuno di loro latita visibilmente la speranza, latita la gioia, quella vera, che, per effusione di pienezza, contagia e si moltiplica: quanti timori ad impegnarsi "per sempre", quanta riluttanza a donare la vita, quanta parsimonia nel farsi carico di chi è a carico, lo chieda o no, quanta pavida egoistica chiusura nelle nostre città e nelle nostre società, proprio per mancanza di gioia e di speranza!

C'è bisogno di uno sguardo nuovo, di un cuore nuovo, di un nuovo slancio generoso e fiducioso di giovani che sappiano gioire oggi del loro domani! di giovani che, senza indugi sfumano le brutture di una crescita ingiusta, riscoprano la gioia dell'avventura che trasforma, che rivolta le zolle facendo riaffiorare il dono bello e grande che è in loro. Quella grande ricerca interiore di un bene mancante che è già un trovare dentro a chi ci sta accanto, tra paure e sogni da realizzare.

Guardate in faccia la realtà, credete in voi, più di quanto ognuno creda in se stesso, perchè la chiave della felicità, è là, dove qualcuno riesce ad illuminare in un angolo buio la propria luce di sana e dirompente vitalità, un sorriso che sappia di amore, un abbraccio ai popoli che si odiano per un potere che non guarda più il viso delle persone, ma ne ruba l'essenza per darne un proprio valore sociale - economico e politico, perchè la libertà è l'attimo in cui il nostro pianto ci ha dato alla luce, sappiate che il nostro pensiero ci guiderà nell'Eterna Esistenza Umana di un mondo che guarda in faccia il proprio e incerto futuro, perchè non sia più una bugia vivere, ma una saggia e contagiosa verità fatta di amore e condivisione diffusa in tutto il mondo.

Globalizzazione sia per noi giovani un tatuaggio impresso nel nostro cuore per abbracciare noi stessi attraverso gli popoli.

Globalizzazione tra Poeti e Poesia

La poesia interpreta il mondo come il mondo ode il suono delle proprie liriche, emana ai popoli saggezza e passione, libera l'anima e risana il cuore.

La poesia va letta ad alta voce, perché ha bisogno del suono per trasmettersi, per comunicare», la poesia è il mio paese...", "...in ogni poesia c'è una dimora per me...". " Un Luogo, Un Popolo, Una Vita da amare "

«La poesia è essenzialmente trasgressione: impeto in tutte le direzioni al di là del tempo e dello spazio, degli individui e della società, di individui e di valori»

Nella società del nuovo millennio,  il poeta è tenuto a interrogarsi sul suo ruolo, con un movimento di approfondimento verticale che è in contrasto con l'appiattimento orizzontale della globalizzazione.

Si Vive in un'epoca di capitalismo trionfante, che vive dell'ideologia che le ideologie sono finite.

La globalizzazione si fa portatrice di questo messaggio.

Nel poeta non si cerca più un'interpretazione del mondo». L'idea del vate, del sacerdozio poetico è mortificata dalla realtà. Eppure c'è una grande produzione di versi, una sovrapproduzione che non trova lettori: «rimane una sorta di profonda nostalgia per quella che un tempo era sentita come una forma di comunicazione potente da parte di tanti giovani che scrivono».

Si potrebbe credere che la poesia svolga un ruolo se rifiuta i modelli e recupera le pulsioni eversive nei confronti dell'ordine. Occorre un ritorno al disordine contro i continui ritorni all'ordine. Non solo il mercato non è tutto, ma questo mercato è una rovina».

La Poesia non deve essere schiava del poeta, ne il poeta della propria poesia. Libera - incontaminata - come aria che respiriamo, come terra che percorriamo, come una mano che stringiamo. Il poeta sia un  portatore di un dono che ne esprime la propria esperienza di vita saggia e riflessiva, condivisa tra popoli di ampie culture a popoli che non sanno guardare oltre al proprio naso.

C'è stato un divorzio tra la poesia e il mondo che la doveva ispirare e ricevere: il divorzio ha continuato a lavorare, oscurando la verità». Una poesia, quindi incapace di interpretare il mondo, di assolvere alla sua funzione, sempre che non sappia riscoprire il valore delle cose elementari. E se si parla tanto di globalizzazione,  la poesia non può diventare globale, «perché lo è già a priori».

Un suono leggiadro ad interpretare il mondo, così come una parola poetica possa oltrepassare i confini del proprio universo.

 

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Staff WEB

Lylo Santamaria Bella

 


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