Sta arrivando. L’avete voluta. L’avete
cercata.
Ora sta arrivando ed è tutto ciò che vi resterà.
La morte dei sensi. L’elettroencefalogramma quasi piatto di un paese in agonia.
E allora ve lo auguro. Vi auguro che quello che andate cercando vi raggiunga
presto.
Non credo avrete bisogno ne di aiuti ne di sproni. Voi stessi vi state
praticando una lenta e, grazie a Dio, inarrestabile, eutanasia. Siete patetici.
Spenti, soffocanti e soffocati dalla vostra mediocrità.
Milioni di animali che si nutrono di feccia. Da voi esce e a voi ritorna.
Non vi è rimasto più nulla.
Avete lasciato che la cultura scivolasse via come olio su vetro. Non le avete
concesso nemmeno un appiglio nonostante abbia tentato più volte di abbracciare
quello che un tempo era il Bel Paese.
E ora vi illudete di essere ancora un grande popolo solo perchè permangono
aggrappati a questo stanco stivale un colosseo, un’arena, una torre pendente e
pochi altri antichi baluardi dei tempi che furono. E che non torneranno mai
perchè voi li avete lasciati morire.
Avete resistito. Siete stati più forti. Avete vinto.
Aggrappatevi al nulla e tenetevelo stretto. Tenetevi i vostri IGP, DOC, DOP.
Tenetevi il vostro Made in Italy e lasciate che intanto il resto del Mondo rida
di voi.
No, non cercate di raccontare che questa nazione è ancora grande. Nessuno vi
capisce. Non esiste più nemmeno un’uniformità linguistica. Non è mai esistita.
Che cos’è l’Italiano? Ah è vero! Adesso nelle scuole volete anche insegnare i
dialetti. In effetti sembra giusto. Meno Inglese e più Paese.
Andrete lontano.
Guardatevi e piangete.
Figli di papà privi di cervello.
Sfaticati scrocconi e nullafacenti.
Eserciti di bamboline, confezionati in blocchi suddivisi per aree tematiche, ma
tutte rigorosamente, senza cervello.
La salvezza di questo paese è nelle vostre mani.
Nelle mani di Voi che, come più alta aspirazione nella vita, avete quella di
sculettare in perizoma davanti a una telecamera o correre come dei cerebrolesi
in pantaloncini corti dietro a una palla.
Meglio cinque minuti di vana gloria che saper usare il congiuntivo. In fondo vi
si addice. Avete seminato marciume e ora la terra ne è satura e ve lo stà
rigettando addosso.
Sciocchi burattini che si nascondo dietro a monogrammi e loghi privi di valore,
perchè voi stessi siete privi di anima.
Lo stile non vi appartiene più. Ha abbandonato questi luoghi da molto tempo
ormai, trascinato via insieme alla bellezza, alla saggezza e alla vita.
E le vostre lotte.
Scannatevi come bestie per raggiungere i vostri futili obiettivi.
È tutto ciò che sapete fare. Avete culturalmente accettato che due bambini siano
stati cresciuti da una lupa, ma non concepite l’idea che lo stesso possano farlo
due uomini o due donne o dei single.
Continuate ad aggrapparvi alla lunga e meschina sottana di Benedetto.
Lui vi salverà. Spero facendovi incontrare il vostro creatore al più presto.
E continuate a lasciare che criminali ed empi vi governino. In fondo, li avete
scelti voi.
Voi li avete messi lì dove stanno. Io me ne chiamo fuori.
Il mio intelletto si rifiuta di esserne parte.
Allora continuate così e lasciate che il fumo nero della vostra ignoranza vi
soffochi.
Io vivrò, voi no .
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