LETTERA DI UN LIBRAIO

Fonte:  Leggere Tutti

da un idea di 

Marco Egidi

Rivisto dai Poeti Non Protagonisti Web

Presto chiuderò, e i librai professionisti come me, dovranno sottoporsi a contratti di inquadramento lavorativo simile a quello di un giovane commesso dei MegaStore.

Contratto semestrale e forse chissà, a casa.

Già i Megastore, negozi affiliati con un patrimonio, più di oggettistica , che culturale.

Una volta si entrava in una libreria, oggi si entra in un negozio, esplori il suo contenuto ed esci,  a mani vuoti, perchè ci sono molte cose e tu non sai cosa prendere. Perchè non conosci la sostanza, le sue vibrazioni, la sua essenza.

Ma se ti porti a casa qualcosa, quello non è un libro, ma un materiale strettamente decifrato come, bene di largo consumo.

E triste, chiamare un libro Bene di Largo Consumo, specie se sei un libraio, un  mestiere di rara qualità, perchè un tempo per essere un libraio servivano delle basi e non l'improvvisazione, oggi di moda dai giovani commessi dei Megastore, quelli che se chiedi Balzac, ti rispondono chi è l'autore, come si scrive e il codice a barre. I  librai invece, quelli sì che sanno cosa sono i libri, li sanno leggere, sanno dove stanno, perchè ce li hanno messi loro e ne sanno raccontare ai clienti.

Oggi, che mestiere mai può essere quello di un libraio, neppure l'editore, ne l'autore stesso è quello di una volta. Per non parlare dei critici, i critici di una volta, quelli che se leggevi una recensione sapevi già se un libro era da comprare o da evitare.

Oggi, la politica editoriale è cambiata, decide l'editore, cosa è meglio per un libro. E' tutto già programmato, prefissato.

Anche l'Autore non è più quello di una volta, oggi, chiunque ha pochi euro nel cassetto ed un romanzo può definirsi autore. Poco importa se ciò che si scrive sia valido o no.

I librai una volta erano dei suggeritori di cultura, dei selezionatori, dei maestri della lettura D.O.C. ; oggi, questo compito viene affidato alla pubblicità dei Mass Media, che se si scava a fondo più delle volte è dello stesso Editore che pubblica il libro. E ciò nuoce gravemente alla cultura, perchè così passa anche la cultura spazzatura, no quella di classe, intellettuale. La gente è indirizzata a comprare ciò che è pubblicizzato, non quello che ha valore di contenuto, di utilità. Nella propria mente scatta quel meccanismo che dice: quel prodotto è tanto pubblicizzato che per forza di cose dev'essere buono, migliore.... .... ma poi chi lo dice!

Una delle cause principali della caduta della lettura nel nostro paese è proprio la mancanza di un libraio DOC, un personaggio che una volta entrato nel suo negozietto, piccolo, stretto, ma pieni zeppo di libri. Ti raccontava una storia, tu rimanevi colpito, e lui ti diceva..... ..... se vuoi sapere come finisce e scritto tutto in quel libro. E a te non rimaneva che comprare il libro, pur di soddisfare la tua curiosità.

Oggi, invece, entri in un Megastore, e  spesse volte,  ti senti dire acidamente  ... ... lei... ...  cosa desiderà ....

Il Mestiere del Libraio ormai è in via di Estinzione.

Voi Cosa ne Pensate!

nohapoeta@nohapoeta.it


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