Presto chiuderò, e i librai professionisti come
me, dovranno sottoporsi a contratti di inquadramento lavorativo simile a quello
di un giovane commesso dei MegaStore.
Contratto semestrale e forse chissà, a casa.
Già i Megastore, negozi affiliati con un
patrimonio, più di oggettistica , che culturale.
Una volta si entrava in una libreria, oggi si
entra in un negozio, esplori il suo contenuto ed esci, a mani vuoti,
perchè ci sono molte cose e tu non sai cosa prendere. Perchè non conosci la
sostanza, le sue vibrazioni, la sua essenza.
Ma se ti porti a casa qualcosa, quello non è un
libro, ma un materiale strettamente decifrato come, bene di largo consumo.
E triste, chiamare un libro Bene di Largo
Consumo, specie se sei un libraio, un mestiere di rara qualità, perchè un
tempo per essere un libraio servivano delle basi e non l'improvvisazione, oggi
di moda dai giovani commessi dei Megastore, quelli che se chiedi Balzac, ti
rispondono chi è l'autore, come si scrive e il codice a barre. I librai
invece, quelli sì che sanno cosa sono i libri, li sanno leggere, sanno dove
stanno, perchè ce li hanno messi loro e ne sanno raccontare ai clienti.
Oggi, che mestiere mai può essere quello di un
libraio, neppure l'editore, ne l'autore stesso è quello di una volta. Per non
parlare dei critici, i critici di una volta, quelli che se leggevi una
recensione sapevi già se un libro era da comprare o da evitare.
Oggi, la politica editoriale è cambiata, decide
l'editore, cosa è meglio per un libro. E' tutto già programmato, prefissato.
Anche l'Autore non è più quello di una volta,
oggi, chiunque ha pochi euro nel cassetto ed un romanzo può definirsi autore.
Poco importa se ciò che si scrive sia valido o no.
I librai una volta erano dei suggeritori di
cultura, dei selezionatori, dei maestri della lettura D.O.C. ; oggi, questo
compito viene affidato alla pubblicità dei Mass Media, che se si scava a fondo
più delle volte è dello stesso Editore che pubblica il libro. E ciò nuoce
gravemente alla cultura, perchè così passa anche la cultura spazzatura, no
quella di classe, intellettuale. La gente è indirizzata a comprare ciò che è
pubblicizzato, non quello che ha valore di contenuto, di utilità. Nella propria
mente scatta quel meccanismo che dice: quel prodotto è tanto pubblicizzato
che per forza di cose dev'essere buono, migliore.... .... ma poi chi lo
dice!
Una delle cause principali della caduta della
lettura nel nostro paese è proprio la mancanza di un libraio DOC, un personaggio
che una volta entrato nel suo negozietto, piccolo, stretto, ma pieni zeppo di
libri. Ti raccontava una storia, tu rimanevi colpito, e lui ti diceva..... .....
se vuoi sapere come finisce e scritto tutto in quel
libro. E a te non rimaneva che comprare il libro, pur di soddisfare
la tua curiosità.
Oggi, invece, entri in un Megastore, e
spesse volte, ti senti dire acidamente ... ...
lei... ... cosa desiderà ....
Il Mestiere del Libraio ormai è in via di
Estinzione.
Voi Cosa ne Pensate!
nohapoeta@nohapoeta.it
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