Pensavamo di aver visto ogni
cosa. Pensavamo che rapire, uccidere, violentare un figlio fosse diventato una
routine.
Pensavamo che diventare
veline fosse semplice come fare la prostituta di alta classe.
Pensavamo che diventando
cocainomani diventassimo come Kate e Lapo.
Pensavamo che toccare il
culo e le tette alle maestre ci faceva diventare grandi uomini.
Pensavamo che andare a
rapinare una banca con la pistola di Zagor, quello dei fumetti, diventassimo dei
picciotti di Cosa Nostra.
Pensavamo che mettere del
liquido infiammabile sulle bottiglie, diventassimo degli UnaBomber .
Pensavamo che lottando agli
stadi, tifare con i giubbotti e i manganelli, vincessimo lo scudetto.
Pensavamo che vendere il
Colosseo ci facesse diventare un Silvio Berlusconi
Pensavamo che bruciare le
auto parcheggiate diventassimo padroni del quartiere.
Pensavamo che vendere ai
nostri amici le foto nude delle nostre sorelle diventassimo anche noi dei
Manager Corona's.
Pensavamo che registrare gli
stupri con il telefonino, fossimo divenuti piccoli Lucignoli.
Pensavamo che vendere e
ricomprare una societą per cambiargli nome e smantellarla, saremmo divenuti dei
piccoli Tronchetti Provera .
Pensavamo di farci preti per
non essere gay, ma scoprimmo poi di essere dei pedofili.
Pensavamo che L'Italia fosse
una terra promessa, ma ci rendemmo conto che in Africa si Sta Meglio.
Pensavamo che fummo vivi e
non dei ricordi.
Pensavamo alla libertą di
parola, di opinioni, di idee, anche pesanti, nocive, riflessive, ma ci rendemmo
conto che anche il giornalismo č una prigione senza limite. Pensavamo ad un
idea, vivere in Italia.
Pensavamo ad un sogno ma
vivemmo un incubo.
Pensavamo ... ... ...
E tu hai mai
pensato... ...
Life Is N@w
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