PATRIZIA VALDUGA
Le parole, il desiderio, la morte
- Donna
bambina ma di troppe brame
o donna di dolori e di buriane,
sempre presa da trippe e budellame,
non so uscire dal buio stamane,
dal cavo della mia notte
catrame,
tra geli duri e colpi di caldane,
e sollevarmi e via con voglie grame
fingendo quieti, cose lievi e piane,
per i giorni di
guerra e bulicame
e per predar le prede piene e vane,
e a vedere come senza esche o trame
poco lega
l'amoroso legame...
Oh cuore che mi caschi! Che rimane?
un annientato niente. E ho anche fame.
- Prendimi e
mangiami: questo è il mio corpo.
Bevi tutto il mio sangue: sia il tuo vino.
Se un poco di ragione gli rimane
non starà ad addossarmi il suo destino
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