PATRIZIA VALDUGA

Le parole, il desiderio, la morte

  •  Io sono sempre stata come sono
    anche quando non ero come sono
    e non saprà nessuno come sono
    perché non sono solo come sono
     

 

  •  Donna bambina ma di troppe brame
    o donna di dolori e di buriane,
    sempre presa da trippe e budellame,
    non so uscire dal buio stamane,

    dal cavo della mia notte catrame,
    tra geli duri e colpi di caldane,
    e sollevarmi e via con voglie grame
    fingendo quieti, cose lievi e piane,

    per i giorni di guerra e bulicame
    e per predar le prede piene e vane,
    e a vedere come senza esche o trame

    poco lega l'amoroso legame...
    Oh cuore che mi caschi! Che rimane?
    un annientato niente. E ho anche fame.

     

  •  Prendimi e mangiami: questo è il mio corpo.
    Bevi tutto il mio sangue: sia il tuo vino.
    Se un poco di ragione gli rimane
    non starà ad addossarmi il suo destino

 

 


Su Home Biografia News Contatti Link Amici Statistiche Ordini Mappa Sito
Copyright 2002-2012 - WebMaster Sinfolab - Perugia

  Poeti Non Protagonisti WEB

© Tutti i Diritti Riservati