Ed era solo un attimo di paura
Di Lylo Santamaria Bella
C’è aria fredda oggi,
da provocare brividi di un film da paura, quelli
che facevo una volta, quando piccolo piccolo, mi infilavo sul letto e
tiravo su il lenzuolo perché avevo paura che il Mostro venisse da me, e
mentre lui si avvicinava, nel buio delle mie lenzuola di seta bianche,
sentivo. Sentivo la gola farsi pesante, sentivo la saliva diventare macigno e
bloccarsi nella trachea, sentivo il mio cuore esplodere, accelerare,
BUM
BUM,BUM BUM,
il respiro iniziava a farsi pesante; fino a che un click
distraeva la mia attenzione, sono attimi, istanti di eternità infinita,
mentre la mia mente si chiede chi – cosa – perché, mentre suona l’orologio
della paura.
BUM BUM -BUM BUM -
Il mio cuore si frantuma, sotto le coperte
sospiro affannosamente, indossando la paura di un futuro sociale incerto,
disadattato, sforzato, venduto, precario; mentre la mia ossessione del
terrore continua impunemente tormentando i miei più gioiosi pensieri.
Rifletto, e nego a me stesso la Paura di un Futuro Sociale difficile,
povero di democrazia e ricco di numerose cose inutili.
Adesso è mezzanotte, la civetta sul l’albero e
diventata muta, si è distratta, forse ha paura anche lei, è attenta. Si
guarda attorno insospettita, forse ha scovato un mio pensiero, forse ha
sentito un mio lamento, forse è stata attraversata da un mio pensiero. Premurosa, nell’ombra dei rami, si
nasconde mentre ascolta rumori inquietanti, difficili da comprendere……
chi
è; in un silenzio che non ha mai fine…
mentre dal buio arrivava una luce;
ed il mostro non c’era più……
mentre io dal mio letto sussurro, forse era
solo un attimo di paura.
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