Stanotte ho pianto
e la ragione delle mie
lucenti lacrime eri tu;
ho pianto perchè
non volevo lasciarti,
ma lo dovevo fare
perchè ti volevo bene
e ancora te ne voglio
mi ero attaccato troppo a te
e ne avrei sofferto un giorno,
quando tu non mi avresti
dato più amore,
amicizia,
compagnia.
Ero felice con te:
il pensiero di sfiorarti,
di toccarti, di parlarti;
mi faceva accorgere
che tu eri presente,
lì davanti a me,
fissandomi e pensando
chissà che cosa o chi.
Sono stato crudele
nei tuoi confronti,
non ti ho detto mai
che ti amavo:
volevo dirtelo,
qualcosa me l'ha impedito.
Ma dopotutto
non avrò
la forza di dimenticarti. . . . . . .
|