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1993
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1994
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C'è
un immagine di ognuno di noi che
riflessa allo specchio si pone mille
quesiti che a volte raggiungono la
soluzione o per lo meno una risposta
definitiva su un punto interrogativo
da noi posto.
Tale immagine accomuna un
ragionevole dubbio che è segno
visivo e culturale sulla ricerca e
sull'analisi di ognuno di noi.
Nasce così, la confessione
interiore che ci rende partecipi
delle nostre avventure e
disavventure, in un viaggio sul
proprio io, che si pone di fronte
quel quesito di cosa si è e di cosa
si vuole essere.
Con essa, quindi, andiamo alla
ricerca di una comprensione, su cosa
si può essere fuori e su cosa in
realtà si è dentro. Tale ricerca
mette in condizione la nostra
personalità a riflettersi non solo
con la parte materiale di noi, ossia
il corpo, ma anche, e soprattutto,
con la parte spirituale di noi,
ossia l'anima.
Anima che esige come il corpo di
attenzioni, premure costanti,
ricerche avanzate per un
miglioramento culturale - personale.
Così, tale immagine, si concentra
su di sé, esplorando i due confini
che vivono in simbiosi dentro se
stessa, analizzandosi attraverso una
confessione che può in un certo
qual modo esprimersi attraverso
infiniti canali, derivati non solo
da comunicazioni esterni ma anche da
comunicazioni interne, arrivando
così ad un tale confronto interiore
che ognuno di noi esige per
comprendere al meglio chi si è o
cosa si può essere in un riflesso
incondizionato della nostra
immagine, arrivando ad un traguardo
sia esteriore che interiore della
propria personalità, facendola
diventare senza egoismo una semplice
e matura personalità unica.
Uno di questi canali è la poesia,
mezzo incondizionato che l'individuo
esprime per liberarsi, a volte anche
inconsciamente, dei suoi più
nascosti e infiniti pensieri, che
come in una confessione mettono a
confronto noi stessi, sia nel lato
interiore che in quello esteriore,
come una sorta d'immagine riflessa
su uno specchio che ci dà
l'espressione visiva e non visiva di
un Io presente che vuole e pretende,
come un ombra riflessa ad un corpo,
di comunicarci la sua presenza su
noi.
Noha Poeta Infranto
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