Attorno
a
noi,
mentre
attraversiamo
il
sentiero
imprevedibile
della
vita
ci
rendiamo
partecipe
di
essa
attraverso
segnali
che
ci
indicano
più
o
meno
la
direzione
da
seguire.
Segnali
che
ci
portano
a
conoscere,
analizzare,
comprendere,
accettare,
ogni
singolo
elemento
che
può
dare
importanza
e
valore
alla
nostra
esistenza.
Siamo
così,
portati
ad
assumere
atteggiamenti
che
bloccano
la
propria
libertà
di
essere,
semplicemente
veri,
cercando
di
far
seguire
quell'invano
cammino
che
vuol
solo
far
esprimere
ciò
che
si
può
essere,
senza
inibizioni,
ne
ipocrisie,
ne
tanto
meno
illusioni
che
possono
far
pensare
di
noi
ciò
che
non
siamo
realmente.
Così,
tra
un
segnale
è
l'altro
la
nostra
vita
avanza.
Suoni,
colori,
immagini,
persone,
situazioni
difficili
da
comprendere,
culture
o
etiche
che
segnano
epoche
di
storie
infinite,
percorsi
imprecisi,
scelte
non
condivise,
manie
che
sembrano
dare
un
tocco
di
personalità
in
più,
sogni
inspiegabili,
eventi
immutabili,
storie
di
vita
senza
confine
ne
fine,
paure,
incertezze,
opinioni,
giudizi,
morale,
regole,
doveri,
diritti,
politiche,
religioni,
parole,
fatti,
destini,
vittorie,
sconfitte,
mete,
e
chissà
cos'altro
dentro
un
percorso
che
tra
luce
e
buio
può
far
divenire
poesia
anche
ciò
che
non
lo
è,
segnale
di
un
talento
poetico,
che
tra
l'oblio
di
un'esistenza
imprecisa,
inizia
a
dare
un'impronta
per
seguire
le
orme
del
proprio
Io.
E
finalmente
bastare
a
se
stessi,
semplicemente,
come
un
desiderio
appeso
su
una
stella,
chiamata
vita.
Noha Poeta Infranto
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